Vanessa è una giovane donna nata in un corpo che ha sempre amato, ma che non l’ha mai rappresentata. Gli episodi di bullismo, le personali esperienze di vita la fanno maturare in fretta, ma è proprio dal suo vissuto che acquisisce la forza per conquistare la pace interiore. Il suo punto fermo è la consapevolezza di voler essere se stessa sempre, al di là delle etichette e degli stereotipi che la società ancora fatica a superare. Lei è riuscita nell’impresa tanto da essere in grado di affrontare con una certa ironia il modo bizzarro con il quale gli altri giudicano la sua storia, il suo essere, senza mai perdere il sorriso, dispensando saggezza e ottimismo.

Qualche tempo fa, su TikTok, ho scoperto suo profilo, mi ha incuriosita e ho deciso di intervistarla. Vanessa, per gli amici “La Vany”, ha risposto alle mie domande.

Vanessa, il tuo profilo è seguitissimo, ricevi migliaia di like ad ogni video e ad oggi quanti followers?

Ad oggi 113.000, sono molto contenta.

Tra l’altro non è molto che sei su TikTok, solo qualche mese, giusto?

Ma guarda, sì qualche mese ma solo da circa tre settimane che sono diventata “più famosa”, diciamo così.

I tuoi TikTok hanno un riscontro importante tra i giovanissimi, cosa pensi colpisca di più?

Penso colpisca il modo in cui rispondo alle loro domande, semplicemente con l’ironia ed essendo me stessa, questo è quello che leggo in tutti i commenti. E poi mi dicono che ho una voce che rilassa molto e questo mi fa piacere.

In effetti confermo e sottoscrivo, hai una voce rilassante e accogliente, è un piacere ascoltarti.

Allora è vero? 

Verissimo. Tu sei diventata molto popolare, proprio per il tuo modo estremamente naturale di raccontare il tuo rapporto con un corpo che ami, ma che in realtà non ti rappresenta. Come hai affrontato il contrasto tra la percezione di te stessa e l’immagine biologica?

È stato tutto molto naturale. Da ragazzina sono stata parecchio bullizzata e questo, purtroppo o per fortuna, ti fa crescere, fa rafforzare il rapporto con te stessa e quindi da una parte mi è servito. Con il tempo sono cresciuta anch’io, ma diciamo che subire questo bullismo, mi ha in qualche modo aiutata a trovare la forza per affrontare ciò che stavo vivendo.

Ecco un modo per trovare del buono anche in una situazione negativa. Questo fa parte del tuo carattere.

Sì, esatto

Tenendo conto che la società impone i suoi standard di “normalità”, termine che trovo estremamente relativo, tu sei stata capace di sovvertirli in modo semplice e diretto. Come sei riuscita a raggiungere la tua pace interiore dopo gli episodi di bullismo, come hai superato gli stereotipi che non fanno altro che marchiare le persone? 

Accettandomi. Accettando ciò che sentivo di essere, mi guardavo allo specchio e vedevo “La Vany” e questo mi faceva sentire bene, al di là del fatto che ancora non ero davvero Vanessa nell’aspetto. Sicuramente è merito del mio carattere che mi ha permesso di sentirmi bene con me stessa e quindi farmi accettare dagli altri, perché mi hanno vista forte.

Certo, in realtà parte tutto da questo.

Sì, devi essere tu in primis ad amarti e stare bene con te stessa. Mi è stato chiesto se ho fatto dei percorsi psicologici, che no, personalmente non ho fatto, ho lavorato da sola con me stessa.

Bisogna però dire che non tutti hanno la stessa capacità di reazione, l’aiuto di uno psicologo spesso è fondamentale.

Assolutamente sì, non siamo tutti uguali, sicuramente è fondamentale per chi non si sente di affrontare da solo questo percorso.

Chiedere aiuto fa bene e non c’è nulla di male nell’accettarlo.

Esatto, non serve a niente tenersi tutto dentro o per forza farcela da soli, bisogna aprirsi, parlare con chiunque ti faccia stare bene o chi può aiutarti. 

Tu parli di accettazione di te stessa, fondamentale per tutti indistintamente, ma secondo te qual è l’ostacolo più difficile da superare per raggiungere questo obiettivo?

Accettare le critiche del mondo, lo stereotipo è facile, siamo tutti molto giudicati da questa società e quindi vai con le critiche sui social soprattutto più che dal vivo, perché la gente si “carica” dietro ad un social, tira fuori il peggio o il meglio di se. Ma bisogna partire da qui, andare oltre i giudizi degli altri.

A te spesso vengono poste delle domande piuttosto imbarazzanti, la curiosità in effetti offusca la mente, ma riesci sempre a dare delle risposte pacate, ironiche, simpatiche. È questa la chiave per affrontare discorsi spesso antipatici?

Per me l’ironia è la chiave di tutto, non solo sui social, anche nella vita di tutti i giorni. Se riesci ad ironizzare su te stessa hai vinto ed è quello che faccio sempre. Non me la prendo, lascio scivolare certe cose, prendendo sul ridere anche questo tipo di domande.

Concordo, un pizzico di ironia e prendersi un po’ meno sul serio, potrebbe aiutare a prendersi qualche mal di pancia in meno. Però tra le tante domande che ti hanno fatto, una in particolare di ha particolarmente toccata, ti va di parlarne?

Sì. Spesso mi viene chiesto qual è il mio nome precedente e ho deciso di rispondere una volta per tutte ad un commento chiedendo a mia volta “Se ti dicessi che mi chiamavo Manuel, cosa cambierebbe? Adesso tu cosa vedi, la Vany o Manuel?”. Se vedi la Vany perché chiedersi cosa c’era prima, cos’ero prima, se maschio o femmina? Al netto della curiosità che è normale, voglio far capire che non è un nome che fa una persona, non siamo etichette, bisogna fermarsi davanti a ciò che si vede in quel momento, alla persona che stiamo  conoscendo ora. Questo è quello che voglio far passare attraverso il mio profilo.

Scomodando i piani alti il grande William Shakespear diceva “Che cos’è un nome? Anche cambiando il nome alla rosa, avrebbe il medesimo profumo”.

Esattamente questo.

Vanessa, attraverso i tuoi video riesci a dare un esempio concreto di come sia possibile affrontare il proprio cambiamento, sei d’ispirazione per molti, nonostante la tua giovane età. A una signora non si chiede mai l’età…ma…

Guarda, non ho problemi a dirlo, ho 26 anni!

Ecco, così son tutti tranquilli. Assodato questo, sei molto giovane, ma ti senti di dare un consiglio a chi sta affrontando un percorso simile al tuo?

Posso dire questo: ascoltati. Ascolta ciò che hai dentro, ciò che vuoi essere, quello che ti piace e ami di te e anche quello che non ti piace, ma affronta il tuo percorso in serenità, senza farti condizionare dagli altri, ma chiedendo aiuto se senti di averne bisogno. Apriti con la tua famiglia, con le persone che senti più vicine e non tenerti tutto dentro.

Perfetto, concludiamo dicendo che gli stereotipi si possono, anzi si devono superare, è possibile farlo?

Certo, credo sia possibile tutto, bisogna avere solo un po’ di forza ed è ciò che voglio trasmettere con il mio profilo, la forza, soprattutto a chi si sente debole. 

Ed è quello che traspare dai tuoi video, la voglia di dare forza, la bellezza unite ad uno sguardo che direi empatico che sembra voglia accogliere, abbracciare chi guarda.

Grazie, è anche per questo che i miei video sono sempre in primo piano, anche se spesso mi chiedono di farli a figura intera, ma io voglio parlare con gli occhi, perché attraverso gli occhi si può dire tanto. Preferisco “guardarti” mentre parlo, è come essere vicini.

Se è vero che gli occhi sono lo specchio dell’anima, è un incontro di anime “guardarsi” anche attraverso con un video. 

Esatto, è quello che penso anche io.

Grazie Vanessa, una chiacchierata piacevolissima. Chi ancora non ti conosce come e dove può trovarti?

Sono su TikTok e Instagram con il profilo La.Vany, è facile riconoscermi!

E posso assicurarvi che vale davvero la pena seguirla.

Link della puntata

https://www.spreaker.com/episode/41463590